La tradizione della pasticceria napoletana è ricca di varianti e novità. Taluni dolci antichi sono andati quasi scomparendo e di essi rare tracce possono ancora rinvenirsi (fortunatamente!) solo in datati libri di cucina. Vi è però un’eccellenza partenopea che mai ha sembrato risentire
Immerse nella movida notturna, tra baretti e caffè letterari, le mura greche di Napoli si innalzano dal sottosuolo di Piazza Bellini. Il vecchio e il nuovo che si fondono, i reperti archeologici della porta accanto. Si tratta di quelle antiche strutture difensive che hanno protetto per secoli
È un attimo: appena si mette piede a Pozzuoli ci si rende immediatamente conto che è una città molto diversa da Napoli, un suo “prolungamento naturale” eppure così unico nella sua specificità. Un concentrato di bellezze, di storia e di archeologia. All’interno del suo
Napoli è una città così densa di tesori e di testimonianze antiche che, a volte, può capitare che qualcuna venga quasi… dimenticata. E così accadde che, qualche anno fa, un imprenditore si ritrovò protagonista di diversi articoli di giornale poiché rimosse un cumulo di rifiuti che era
Credo che ci voglia un Dio ed anche un bar. Così comincia una canzone di Luciano Ligabue che ha da sempre sottolineato l’importanza dei bar come principali luoghi di aggregazione. Il concetto di bar del cantautore emiliano è, verosimilmente, riferito più al luogo dove consumare un buon
“S’arricorda ‘o Cippo a Furcella!” Quante volte avete sentito dire questa espressione? E quante l’avete utilizzata voi stessi? Eppure, molti non ne conoscono l’origine: si fatica anche a pensare che sia tutto connesso a Piazza Vincenzo Calenda. Ma andiamo per
Si dice che i luoghi dove siamo cresciuti siano quelli a cui rimaniamo più legati, anche nel caso in cui non rivelino alcuna speciale peculiarità. Per quanto mi riguarda, mi ritengo molto fortunato. Quando penso a tutto quello che, storicamente, ruota attorno al Monte Echia mi coglie
Sono poche le persone che, pur abbandonandoci, riescono a lasciare un segno indelebile nella mente e nel cuore di un popolo, nella storia di una comunità. Solo i “grandi” vi riescono: immagine, pensiero, spessore umano, meriti culturali ed artistici loro, restano immutati e attuali,
Chiudete gli occhi e provate ad immaginare una Napoli diversa, fatta di canali, giardini, bassa densità di palazzi e pochissimi fortunati abitanti: era questo che sognava il visionario urbanista Lamont Young per la zona compresa tra Santa Lucia e l’area flegrea e che avrebbe chiamato
Madre e moglie, perno principale intorno al quale ruota la famiglia, protettrice e custode del focolaio domestico, indispensabile “mediatrice” degli equilibri delicati tra i componenti della casa, rifugio certo e sicuro per i figli, piccoli e grandi, con i suoi abbracci, i suoi baci, le sue
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